I bimbi sotto i 6 anni non sono quasi mai stati in uno studio dentistico: è il dato che emerge da un'indagine, condotta da Tecniche Nuove Media per conto di Curasept, su 300 odontoiatri e 300 pediatri in tutto il paese. Quasi la metà degli odontoiatri intervistati (48%) visita raramente bambini under-5, l'84% da 0 a 2 anni. La tendenza cambia dai 6 anni, fino a invertirsi tra i 10 e i 14 anni, quando sono invece molti i giovani pazienti visitati secondo il 68% degli odontoiatri.
Il problema è che i preadolescenti si trovano a volte a dover fronteggiare patologie e problemi ortodontici che avrebbero potuto evitare o curare in modo meno invasivo recandosi dal dentista nella prima infanzia, spiega Vincenzo Iorio Siciliano, docente di malattie odontostomatologiche presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, nonché Socio attivo della Società Italiana di Implantologia e Parodontologia (SIDP).
Emerge inoltre che il 54% pediatri esegue di routine il monitoraggio del cavo orale durante ogni visita. Però poi, meno della metà consiglia ai genitori visite dall'odontoiatra a scopo di prevenzione: il 43% lo fa infatti in caso di necessità o problematiche evidenti, urgenti o prevedibili, mentre solo il 10 suggerisce la prima visita per prevenzione entro i 2-3 anni, e il 41% entro 5-6 anni.
La prevenzione odontoiatrica in età pediatrica resta una 'cenerentola', sottolinea l'esperto. Permane la tendenza a sottovalutare l'importanza dei dentini da latte. In realtà, controllare la bocca dei piccolini - intorno ai 18-24 mesi - è importante per più di un motivo: oltre a entrare in gioco nello sviluppo del linguaggio, i primi dentini possono essere intaccati dalla carie. Inoltre, i denti da latte fanno sì che ciascuno "tenga il posto" per i denti permanenti; estrarli o perderli prematuramente espone al rischio che i denti futuri crescano storti o mal distanziati.
Ecco perché in caso di traumi è bene portare subito il bambino dal dentista per un controllo, ed evitare che il rischio di uno spostamento o di un ematoma possa compromettere la gemma del dente permanente. In generale, poi, solo una visita dentistica può individuare le carie quando sono ancora molto piccole, e salvare il dente. Lo stesso vale per eventuali disarmonie che riguardino lo sviluppo mascellare con conseguenze sulla masticazione.
Oltre alla necessità di controlli, sono tanti gli aspetti che i genitori non devono sottovalutare: è importante abituare il piccolino a una routine di igiene orale e ad un'alimentazione sana da subito, evitando ad esempio l'eccesso di zucchero: no a zucchero o miele sul succhiotto, no al biberon con una bevanda dolcificata per conciliare il sonno. I genitori dovrebbero inoltre pulire delicatamente le gengive del bimbo con una garza umida dopo ogni poppata per prevenire l'accumulo di batteri.
Col primo dentino, a circa 6-8 mesi, i genitori possono già usare un piccolo spazzolino, con setole morbidissime. A cominciare dai 2 anni, si può cominciare a insegnare al bambino a lavarsi i denti dopo ogni pasto. Quanto alla dieta, va incoraggiato il consumo di frutta fresca e secca e verdura (come carote, sedano, peperoni...), yogurt e latte come snack al posto di merendine, caramelle e altri alimenti cariogeni, conclude l'esperto: una dieta di qualità è alla base della salute della bocca.
Fonte: Ansa.it